LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Luciano Rosario Capaldo
Che belle le mollette colorate!

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

                                  

 

 

                                                       

                                        Che belle le mollette colorate!

  

Certo che le mollette per i panni

ne hanno da raccontare!

Ricordo mia madre utilizzare

quelle di legno.

Spesso, la pioggia le inumidiva

fino a deformarle.

La corda ,così comunemente chiamata,

a volte era di ferro imbrunito ed appesi

vi erano abiti da lavoro, calze rammendate,

qualche camicia bianca. Pochissima roba!

Ah, erano anni difficili quelli!

Piccole case, pochissimi mobili,

letti singoli con reti metalliche,

bambini già ragazzi in pantaloncini corti.

Cappotti rivoltati e abiti passati da un fratello all’altro.

Odore di sugo……….la domenica!

un lavatoio di pietra in casa ed una donna

strizzava i panni attorcigliandoli con maestria

rendendoli  pronti, poi,

per quelle mollette di legno.

Che bella la semplicità!

Il progresso ci ha poi portato la plastica.

Moplen era un famoso Carosello del boom economico .

Le mollette di legno affiancate da quelle

più moderne e un po’ colorate.

Anche i panni appesi cambiavano.

Qualche camicia in più, magliette ,maglioni

pantaloni ed ancora tute da lavoro con marchio di fabbrica però.

L’industria creava anche il lavoro di concetto

ed un modo di vestire diverso.

Qualche gilet, qualche polsino o collo di ricambio .

Ma le mollette erano sempre lì.

Appese ad ognuna di loro il nostro

quotidiano e la speranza del nostro futuro.

Sventolavano   i panni ormai puliti

e lavati delle macchie di ognuno di noi!

Oggi sono sempre più le mollette e sempre più colorate

Sono sempre più i panni da stendere

Sono sempre più le nostre macchie.

Abbiamo sostituito l’unto di grasso

con il grasso che cola!

Ma per le mollette non c’è differenza fra bianco e nero

fra assassino e no, fra uomo e donna.

Se imparassimo anche noi ad essere come le mollette!

Senza discriminare o giudicare

ma ,limitarci a fare il nostro mestiere

di mollette del mondo,

tenendo ben stretti senza farli volare via

i nostri ideali di pace , d’amore e di carità,

lasciando invece scappare il cinismo

e la rincorsa al potere ,al danaro;

forse e dico forse avremmo un Mondo più pulito!

 

Luciano Capaldo 17 giugno '15

 Arcangelo Galante - 10/11/2017 20:15:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Attraverso la narrazione, l’autore mi hai fatto rivivere una delle tante giornate trascorse con la nonna materna che, per l’appunto, utilizzava le mollette, nella quotidianità di periodi difficili economicamente. Dopo quelle di semplice legno, arrivarono le mollette colorate, compagne di faccende domestiche e di altro utilizzo. Comunque sia, quelle descritte metaforicamente dal pubblicante, sarebbero veramente utili per il bene umano, rappresentando valori positivi. Un testo apprezzato, gradito e volentieri letto. Bravo!

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.