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al testo di Luciano Rosario Capaldo
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Che belle le mollette colorate!
Certo che le mollette per i panni ne hanno da raccontare! Ricordo mia madre utilizzare quelle di legno. Spesso, la pioggia le inumidiva fino a deformarle. La corda ,così comunemente chiamata, a volte era di ferro imbrunito ed appesi vi erano abiti da lavoro, calze rammendate, qualche camicia bianca. Pochissima roba! Ah, erano anni difficili quelli! Piccole case, pochissimi mobili, letti singoli con reti metalliche, bambini già ragazzi in pantaloncini corti. Cappotti rivoltati e abiti passati da un fratello all’altro. Odore di sugo……….la domenica! un lavatoio di pietra in casa ed una donna strizzava i panni attorcigliandoli con maestria rendendoli pronti, poi, per quelle mollette di legno. Che bella la semplicità! Il progresso ci ha poi portato la plastica. Moplen era un famoso Carosello del boom economico . Le mollette di legno affiancate da quelle più moderne e un po’ colorate. Anche i panni appesi cambiavano. Qualche camicia in più, magliette ,maglioni pantaloni ed ancora tute da lavoro con marchio di fabbrica però. L’industria creava anche il lavoro di concetto ed un modo di vestire diverso. Qualche gilet, qualche polsino o collo di ricambio . Ma le mollette erano sempre lì. Appese ad ognuna di loro il nostro quotidiano e la speranza del nostro futuro. Sventolavano i panni ormai puliti e lavati delle macchie di ognuno di noi! Oggi sono sempre più le mollette e sempre più colorate Sono sempre più i panni da stendere Sono sempre più le nostre macchie. Abbiamo sostituito l’unto di grasso con il grasso che cola! Ma per le mollette non c’è differenza fra bianco e nero fra assassino e no, fra uomo e donna. Se imparassimo anche noi ad essere come le mollette! Senza discriminare o giudicare ma ,limitarci a fare il nostro mestiere di mollette del mondo, tenendo ben stretti senza farli volare via i nostri ideali di pace , d’amore e di carità, lasciando invece scappare il cinismo e la rincorsa al potere ,al danaro; forse e dico forse avremmo un Mondo più pulito!
Luciano Capaldo 17 giugno '15 |
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